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Sébastien Roch

Titolo originale

Sébastien Roch

Altri titoli

Sebastiano Roch

MirbeauSebastienRoch.jpg

Edizione principe

Autore

Octave Mirbeau

1ª ed. originale

1890

Genere

romanzo

Sottogenere

realista, critica sociale

Lingua originale

francese

Ambientazione

Vannes e Normandia, anni 1860

Protagonisti

Sébastien Roch

Antagonisti

Padre de Kern

Sébastien Roch, pubblicato in Italia anche con il titolo Sebastiano Roch, è un romanzo dello scrittore francese Octave Mirbeau, pubblicato nel 1890.

Trama

Libertario individualista e rivoltoso, Mirbeau viola un tabù durato per oltre un secolo: lo stupro degli adolescenti da parte dei preti. Sedotto e stuprato dal gesuita Padre de Kern, colpevole di un « assassinio di un'anima di bambino », il giovane Sébastien Roch è denunciato dallo stupratore, che accusa per non essere accusato, e espulso vergognosamente dal collegio.

Traumatizzato e sformato definitivamente, porta « l'impronta » della sua "educastrazione" nel collegio dei Gesuiti di Vannes, dove Mirbeau ha passato quattro anni d' « inferno ». Oramai Sébastien vive quasi come un morto, e la sua morte assurda, durante la guerra di 1870, è la conclusione logica del suo martirio: l'esercito finisce il lavoro di destruzione cominciato dalla Chiesa cattolica.

La morte di Sébastien Roch, vista da Henri-Gabriel Ibels, 1906

Commento

Invece del tradizionale romanzo di formazione, si tratta qui di un romanzo della deformazione. Il protagonista, simbolicamente chiamato Sébastien, è la vittima innocente delle forze di repressione della società borghese: la famiglia, la scuola e soprattutto la Chiesa cattolica. Questa « Santa Trinità » schiaccia l'individuo per distruggere le sue potenzialità e farne una « larva » manipolabile.

Sébastien Roch

Il giovane Sébastien Roch, che porta un nome particolarmente emblematico (si pensi al tragico destino riservato ai due santi martiri cristiani, Sebastiano e Rocco), è figlio di un ferraiolo e vive in un piccolo villaggio della Normandia, Pervenchères. Orfano di madre, costretto a vivere in compagnia di un padre sciocco e vanaglorioso, gode di un’eccezionale libertà e cresce in simbiosi con la natura.

Quando il padre, però, per pura vanità, lo manda a studiare presso i Gesuiti di Vannes, le innate qualità del ragazzo e il suo potenziale genio deperiscono immediatamente a contatto con la noia delle lezioni impartite in collegio e l’inflessibilità della disciplina paramilitare che vi regna. Allo stupro dello spirito segue poi lo stupro del corpo, perpetrato da un giovane insegnante, Padre de Kern, che inizia Sébastien alle bellezze della poesia e dell’arte per meglio manipolarlo e infine sedurlo: « Ad angusta per augusta… ». Tuttavia, per timore di essere denunciato, Padre de Kern accusa Sébastien d’intrattenere un’amicizia particolare con un compagno di studi, il taciturno Bolorec. Nonostante le sue veementi proteste, Sébastien viene espulso dal collegio senza pietà.

Di ritorno a casa, il giovane ha la sensazione che qualcosa dentro di sé si sia spezzato per sempre: si sente sporco, anestetizzato e turbato sessualmente. Quando comincia la guerra contro la Prussia, nel 1870,  è arruolato nell’esercito francese, ma è determinato a non sparare un solo colpo. La sera prima della sua partenza per il fronte, l’amica d’infanzia Marguerite gli si concede e lui la prende con violenza, animato da un desiderio quasi omicida. In guerra Sébastien ritrova con gioia Bolorec, ma trova anche una morte assurda. Viene ucciso da una cannonata prussiana sparata in risposta a una granata francese fatta esplodere per scherzo da un giovane ufficiale.

Sébastien Roch è un antieroe nella misura in cui la sua vita appare completamente inutile e la sua morte, per ironia della sorte, improntata a una totale assurdità. La sua patetica vicenda serve a Mirbeau per mettere in discussione tutte le istituzioni, ma in particolar modo per denunciare i metodi educativo-propagandistici in uso nella Chiesa cattolica e la sua solidarietà di corpo con quei predatori di bambini che, nel suo grembo, beneficiano di una totale impunità.

De Kern e Sébastien, visti da Fernand Siméon, 1926

Padre de Kern

Gesuita, egli è il maestro di studi del giovane Sebastien Roch, al Collège Saint-François-Xavier (Vannes), in cui il romanziere ha passato quattro anni d’« inferno », prima di essere espulso in condizioni molto sospette. De Kern è un predatore di bambini. Ha sedotto intellettualmente le sue piccole vittime : mostrando le cose che i programmi scolari non insegnano, facendo scoprire le bellezze della poesia e dell'arte. Invertendo il motto dei Gesuiti, « Ad augusta per angusta », usa mezzi nobili per scopi ignobili. Dopo aver goduto delle sue vittime, le abbandona e cerca un'altra preda. Allora Sebastien ha la dolorosa impressione di aver contato per nulla nella vita di questo stupratore senza scrupoli. Dopo lo stupro di Sébastien, de Kern, con un cinismo mostruoso,  lo costringe a confessarsi, come se la vittima fosse colpevole : per il prete e la sua Chiesa,, benché stupratore, guarda il potere esorbitante di rimettere i peccati...

Dopo lo stupro stricto sensu, la cui storia è sostituita da una linea di punti, padre de Kern, temendo di essere denunciato da Sebastien, lo accusa preventivamente di essere colpevole di particolari amicizie con il suo amico Bolorec e così riesce a  cacciarli vergognosamente dal collegio. In seguito divenne un famoso predicatore, ma, curiosamente, Sebastien, ormai adulto, non può fare a meno di pensare a lui con una certa emozione: « Non ho alcun odio contro padre de Kern; la sua memoria non è odiosa per me. Certamente mi ha ferito, e le tracce di questo male sono profonde in me. Ma questo male, dovrei, potrei scappare? Non avevo il germe fatale? Curioso e inquietante per me, tra tutti i sacerdoti che ho conosciuto, è, credo, quello che odio di meno. Mi piacerebbe sentirlo. Ho ancora, nell'orecchio, il suono della sua voce, penetrante e soave... »

Ibels, padre de Kern, 1906

Per gli specialisti di Mirbeau, il romanziere, per immaginare padre de Kern, avrebbe ricordato il suo maestro di studi, Stanislas du Lac (1835-1909). Questo famoso gesuita fu dapprima maestro di studi al collegio dei gesuiti di Vannes, dove il giovane Mirbeau lo conobbe, poi ebbe una buona carriera di predicatore, organizzò la resistenza dei gesuiti agli ordini di espulsione, nel 1880 e, al tempo del caso Dreyfus, divenne il confessore del generale de Boisdeffre e, in quanto tale, fu considerato da Mirbeau come l'ispiratore dei capi dello Stato Maggiore, colpevole di perfetta slealtà nell’Affare Dreyfus.

Edizioni francesi

Traduzioni

  • Ci sono due traduzioni italiane :

- Sebastiano Roch, quella d'E. Rossi (Sebastiano Roch, Sandron, 1910, traduzione d’E. Rossi

- Sébastien Roch, Marsilio, 2005, ottima traduzione di Ida Porfido.

  • Per le traduzioni in altre lingue, vedere :

- Pierre Michel, Bibliographie d’Octave Mirbeau, Société Octave Mirbeau, 914 pagine.

- Octave Mirbeau en toutes langues, Société Octave Mirbeau, 2018, 232 pagine.

Bibliografia e collegamenti esterni

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